Italy-Norway Dance residencies

Italy-Norway Dance Residencies

Italy-Norway Dance Residencies è un progetto di collaborazione coordinato e sostenuto da NID Platform, MiC, PAHN_Performing Arts Hub Norway, Istituto Italiano di Cultura di Oslo e Reale Ambasciata di Norvegia a Roma.

Avviato nel 2024 come progetto pilota, l’iniziativa promuove scambi residenziali tra artisti italiani e norvegesi nel campo della danza, con l’obiettivo di favorire la collaborazione artistica tra i due Paesi. L'obiettivo è sviluppare un modello di residenza a lungo termine per le rispettive comunità, offrendo ai professionisti della danza l'opportunità di ricevere un sostegno per soggiorni di durata variabile sia in Italia che in Norvegia. Oltre a sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi lavori, il progetto favorisce il dialogo tra le due scene coreografiche, incentivando la creazione di reti professionali e promuovendo collaborazioni future.

Partner coinvolti e prospettive future

I partner coinvolti sono, per l’Italia: Anghiari Dance Hub, L’arboreto – Teatro Dimora, Fabbrica Europa, Fondazione I Teatri

per la Norvegia: Bærum Kulturhus – Dance in Southeast Norway, BIT Teatergarasjen, DansiT – Choreographic Center e Davvi – Centre for Performing Arts.

Il progetto proseguirà nel biennio 2026–2027. Nel frattempo, nel 2024 e 2025 sono state realizzate e programmate otto residenze: quattro compagnie italiane ospitate in Norvegia e quattro compagnie norvegesi ospitate in Italia, con il sostegno rispettivamente dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, nonché del Ministero della Cultura Italiana e di Performing Arts Hub Norway.

Progetti realizzati e in programma (2024–2025)

Marzo 2024 – Parini Secondo (IT) La prima residenza artistica ha visto protagonista il collettivo Parini Secondo, ospite del BIT Teatergarasjen di Bergen e del Samvirket Theatre di Dale i Sunnfjord. Il progetto HIT, nato da una riflessione coreografico-musicale sull’uso della corda per saltare come strumento percussivo e performativo, è stato completamente sviluppato in Norvegia e successivamente portato in tournée in Italia e all’estero. Lo spettacolo era stato precedentemente presentato in forma di Open Studio durante l’edizione 2023 della NID a Cagliari.

Gennaio 2025 – Marco D’Agostin (IT) Il secondo progetto ha visto coinvolto Marco D’Agostin in residenza presso lo Sprang di Ål, in collaborazione con Bærum Kulturhus. Il progetto Asteroid è un omaggio al musical e alla sua estetica travolgente, che riflette con ironia sul tema della fine e sulla capacità dell’arte e della vita di rigenerarsi costantemente.

Maggio 2025 – Moco Movement Collective (NO) La prima compagnia norvegese ospitata in Italia è stata il Moco Movement Collective, in residenza a Fabbrica Europa (Firenze). Le danzatrici Camilla Apeland e Victoria Jane Harley lavoreranno sul progetto Resonans, esplorando un linguaggio fisico che fonde forza e fragilità in una coreografia basata su intricati schemi di movimento e lavori in coppia.

Settembre 2025 – Nicola Galli (IT) Il terzo artista italiano coinvolto è Nicola Galli, che condurrà una residenza presso Bærum Kulturhus per sviluppare un progetto incentrato sul tema del “naufragio” come metafora dell’epoca contemporanea. La sua ricerca indaga il rapporto tra essere umano, paesaggio e natura, nell’ottica di una visione ecosistemica.

Settembre 2025 – Mia Habib Productions, Brita Grov e Lisa Colette Bysheim (NO) Mia Habib Productions sarà in residenza presso L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, dove svilupperà The Psychedelic Cave, un rituale performativo che si svolge in un ambiente oscuro e immersivo, pensato come portale di trasformazione interiore. La prima sarà presentata al CODA Oslo International Dance Festival.

Brita Grov e il suo progetto Curtain saranno ospitati da Anghiari Dance Hub. Lo spettacolo, rivolto a un pubblico giovane, affronta i temi dell’identità, dell’autenticità e dei confini personali in un contesto teatrale delicato ed empatico.

Lisa Colette Bysheim, in collaborazione con l’artista visiva Sophia Gatzkan, sarà in residenza presso la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia con il progetto I carry all the names I am given. La performance esplora una realtà alternativa dove il corpo femminile si fonde con il paesaggio tecnologico, ridefinendo i confini tra naturale e artificiale.

Ottobre 2025 – Silvia Gribaudi (IT) Il programma si concluderà con la residenza di Silvia Gribaudi presso il DansiT Choreographic Center di Trondheim. Il progetto Amazons affronta i temi del potere e della parità di genere rielaborando figure mitologiche femminili per stimolare una riflessione critica sul ruolo della donna nella società contemporanea.