(BERGEN, Norvegia) – Quest’oggi lo studioso camerunense Achille Mbembe è stato insignito di uno dei più importanti premi internazionali nel campo delle discipline umanistiche, teologiche, delle scienze sociali e del diritto, il Premio Holberg 2024. Questo prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno ad eccellenze del campo della ricerca.
Achille Mbembe è professore e ricercatore di storia e scienze politiche al Wits Institute for Social and Economic Research della Witwatersrand University di Johannesburg e il 6 giugno, presso l’Università di Bergen, riceverà un premio di 6.000.000 corone (pari a circa 530.000 euro) durante una cerimonia di
premiazione.
Mbembe è uno degli studiosi più letti e citati del continente africano e riceve questo riconoscimento per la sua pioneristica e pluridecennale attività di ricerca sulla storia africana, sugli studi postcoloniali, sulle discipline umanistiche e sulle scienze sociali. Achille Mbembe è un rinomato studioso non solo nel mondo accademico, ma anche in quello pubblico ed intellettuale; è noto, infatti, per la sua capacità di collegare il pensiero attuale su colonialismo e decolonizzazione, a domande urgenti su argomenti
quali il razzismo, la xenofobia e gli effetti sociali della pandemia e del cambiamento climatico.
Nel suo lavoro di filosofia politica, storia e studi culturali, Mbembe ha analizzato il significato che la colonizzazione ha avuto per l’Africa. Come teorico critico, è rinomato per aver analizzato e criticato sia la conoscenza europea sull’Africa, sia i processi storici politici e sociali all’interno del continente africano stesso, opponendosi in questo modo a regimi autoritari, al fascismo ed alla politica identitaria.
Un percorso intellettuale e di studio capace di offrire una nuova tradizione accademica che possa ispirare nuove forme di leadership all’interno del tessuto sociale africano.
Attingendo alle esperienze dell’Africa, Mbembe ha cercato di sviluppare una forma di umanesimo che metta in evidenza il valore intrinseco di tutti gli esseri umani. Infatti, Mbembe concentra il suo lavoro su varie manifestazioni di potere come la violenza, quella evidente e quella nascosta, che ha caratterizzato il processo di decolonizzazzione ed ha, allo stesso tempo, impedito la nascita di nuove forme di
socialità.
Mbembe ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del pensiero sul razzismo, inparticolare attraverso il concetto di «soggetto razziale » (racial subject), che rappresenta la convergenza di realtà vissute, di memoria collettiva e lotta finalizzata al riconoscimento del diritto alla scelta e alla libertà individuale e collettiva, in un mondo razzializzato.
I numerosi libri di Mbembe, i suoi articoli e trattati sono stati tradotti dalla lingua originale, il francese, in 14 idiomi diversi. Tra le sue opere principali possiamo citare: Postcolonialismo(2000/2001), Emergere dalla lunga notte (2010/2021), Necropolitica (2916/2019), Brutalism (2020/2024) e The earthy Community, Reflections on the Last Utopia (2022), e l’opera innovativa, Critica della ragione nera (2013/2017), un saggio filosofico sul significato della negritude e sulla sua legacy. In quest’ultimo lavoro, Mbembe stabilisce che “nero”è stato usato come categoria disumanizzante negli interessi del progetto capitalista e sostiene come alcune critiche nere alla razza abbiamo ugualmente riprodotto differenze razziali.
Nel libro Necropolitica Mbembe esamina come le strutture di potere esercitino il controllo sulla vita e sulla morte plasmando il tessuto stesso dell’esistenza delle comunità marginalizzate (o emarginate).
Lo studioso sostiene che i valori, i diritti e le libertà associate alla democrazia vengono erosi poichè le forze razziste, fasciste e nazionaliste stanno diventando sempre più dominanti. In questi termini, il potere sovrano viene messo in atto attraverso il deliberato omicidio, la violenza fisica e psicologica e la sofferenza di determinate categorie di persone. Mbembe sostiene che per costruire un mondo più
giusto è necessaria una nuova concezione dell’ essere umano.
Nel descrivere lo scopo principale del suo lavoro, Mbembe si pone la seguenti domande : -Quali sono le condizioni con cui si può ripensare il nostro mondo così da renderlo aperto a modi alternativi di abitarlo, di « essere assieme » e di creare una coscienza planeraria? Ed ancora: si può concepire un futuro aperto che vada oltre la storia segnata dalla razza, dal colonialismo e dalla segregazione? Una storia intrecciata cosi’ profondamente con il nostro presente? Mbembe spiega che queste domande sono state al centro della propria ricerca durante il corso di tutta la sua carriera. Dietro ad esse si nasconde da sempre una questione ancora più grande, cioè quella del futuro della vita: come può la vita essere protetta, riprodotta e sostenuta? Come possiamo renderla durevole? Come possiamo condividerla universalmente?
“L’opera di Mbembe va oltre una nozione particolaristica di decolonizzazione per approdare ad un nuovo accentramento universalistico dell’essere umano” afferma il presidente della commissione Holberg, Heike Krieger « per Achille Mbembe questo implica una dedizione ad affrontare la verità storica nel processo di imparare e di ricordare che va al di là delle divisioni Nord-Sud. »
Sul Premio Holberg
Istituito dal parlamento norvegese nel 2003, il premio Holberg è uno dei piu’ importanti premi di ricerca internazionale assegnati annualmente a studiosi meritevoli per il loro contributo eccezionale alla ricerca nel campo delle discipline umanistiche, teologiche, delle scienze sociali e del diritto. Il premio viene finanziato dal ministero dell’istruzione e della ricerca della Norvegia attraverso l’universita’ di Bergen.
Alcuni studiosi che hanno ricevuto il premio nelle passate edizioni sono stati: Julia Kristeva, Jürgen Habermas, Manuel Castells, Onora O’Neill, Cass Sunstein, Paul Gilroy e Sheila Jasanoff.
Per ulteriori informazioni sul premio si prega di visitare il sito: https://holbergprize.org/en
Per le foto stampa, la biografia, la citazione del comitato, le informazioni sui contatti con gli esperti si prega di consultare: http://holbergprize.org/en/press-room.
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